Se la maggior parte sono stati rotondi per tutta la vita, perché non sarebbe lo smartwatch?" La domanda è fatta da Luis de la Peña , direttore del marketing di Telecomunicazioni di Samsung Spagna. La fabbrica sudcoreana sta raffinando i dettagli per il lancio commerciale del suo ultimo dispositivo, la Gear S2 , che arriverà nei negozi questo mese dopo essere stato presentato all'IFA Berlin . Dopo tre generazioni di orologi, l'azienda lascia il quadrato del suo formato scegliendo una corona circolare, dando a questo modello un aspetto "più vicino" all'orologio, come è stato capito negli ultimi anni.
"C'è stato un salto tecnologico, ma anche un design", sottolinea De la Peña. Non si riferisce solo alla rotondità del formato. Ed è che Samsung ha voluto convertire un pezzo classico come il bordo in una soluzione per gestire questo dispositivo in questione. Girandolo, è possibile spostarsi comodamente attraverso le diverse applicazioni del Gear S2 che, nonostante l'utilizzo del software Tizen, sarà compatibile con tutti i terminali Android. "Si tratta di utilizzare un pezzo analogico, a cui siamo relativamente abituati, per scopi digitali e per creare un controllo più intuitivo".
Il Samsung illustra due dei grandi dibattiti - il terzo, naturalmente, la batteria - che sono articolati attorno alla tecnologia indossabile: come interagire con loro e l'aspetto. Per quanto riguarda questo secondo punto, prima di loro, hanno optato per fare orologi circolari LG o Huawei, tra gli altri. L'ultimo per arrivare in auto è stato Pebble, che dopo aver interrotto record con le sue campagne crowdfunding, ha presentato Pebble Round . Con esso, ritornano a scommettere sulla formula di inchiostro a colori elettronici per ottenere diversi giorni di autonomia.
Per quanto riguarda la gestione degli orologi intelligenti finora, oltre alle schermate a sfioramento, sono state osservate soluzioni basate sul controllo vocale o sui pulsanti fisici. Ad esempio, Apple, che ha appena aggiornato il software della sua Apple Watch , ha deciso di convertire un elemento come corona digitale in uno strumento per interagire con il sistema.
"Tenete a mente che l'utente è abituato ad usare schermi cinque pollici di cellulare , " ricorda Rikke Gertsen . "Il design è di vitale importanza nella tecnologia, ma nelle indossabili", dice il danese che serve come art director di Sony, la prima delle grandi aziende della corporazione che hanno optato per le "smartwatches" .Tutte è condizionato dalla format, "ho pensato di indossare al polso." "Qui è necessario montare pezzi come un'antenna o di utilizzare uno schermo comodo. Un orologio intelligente è un punto molto interessante di incontro tra moda e tecnologia ", Remacha Gertsen.
Oltre cento milioni di orologi
Il settore naviga tra esperimenti e certezze per rendere questo prodotto un successo di massa. Le aziende come IDC o Juniper Research prevedono che entro il 2018 il mercato sposterà 112 milioni di unità ogni anno. L'entrata in gioco di Apple e dei suoi potenti macchinari di marketing sembra aver alimentato l'interesse di questi dispositivi, dopo aver venduto 3.6 milioni di orologi - secondo IDC - e posizionandosi come il secondo venditore di tecnologia più grande a livello mondiale dopo Fitbit.
Tuttavia, ci sono altri che vedono nuovi segni di questo decollo. La federazione svizzera della industria della vigilanza ha riferito che nel luglio scorso le esportazioni sono diminuite del 10% rispetto allo stesso mese del 2014. La caduta è stata particolarmente sensibile in Asia e molti credono che l'irruzione di questi gadget abbia influito sulla domanda. Al momento, Tag Heuer ha già spostato scheda con un'alleanza con Intel e Google per creare una di queste macchine.
Una cintura intelligente
Mentre viene applicato un nuovo impulso "techie" tra Samsung e la mela, ci sono iniziative che, nello stesso spirito, vengono eseguite su un percorso diverso. Così Sony, con una piattaforma di crowdfunding volto ad ottenere idee dai suoi dipendenti, sta già lavorando a Wena, un orologio tradizionale dove l'intelligenza risiede sul guinzaglio.
Ésta permitirá hacer pagos, monitorizar la actividad física o, incluso, recibir alertas. Una idea muy similar a la de Runstatic Moments. «Puedes disfrutar el estilo y la funcionalidad de un accesorio tradicional, y al mismo tiempo las funciones y tecnología de una pulsera fitness», comenta Christian Kaar, cofundador de la compañía recientemente adquirida por Adidas.
«La situación me recuerda al de los móviles hace unos años», comenta. «Al principio los teléfonos Nokia también se llamaban smartphones, pero no tenían que ver mucho con los que vemos a día de hoy», analiza Kaar, quien destaca que al final «elementos como el GPS o el Bluetooth Smart han acabado en teléfonos normales». «Creo que este es también el caso con los smartwatches. Habrá muchas funciones en el futuro que probablemente nadie ha pensado hasta ahora», concluye Kaar.
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